Sabato 7 giugno 2014 è stato presentato, nel prestigioso scenario dell’antico Palazzo D’Amico a Milazzo, il libro “Il bacio salato” di Roberta Tomaselli. L’evento è stato moderato da Carmen Fasolo, direttore editoriale delle Edizioni Smasher, che ha organizzato la serata insieme alla FilicusArte di Milazzo e al Comune di Milazzo.
Intervento introduttivo quello della stessa Fasolo la quale ha ringraziato il vice sindaco Prof.ssa Stefania Scolaro per la disponibilità nel concedere la sala, merito questo della stessa Giuliana Perrone, presidente della FilicusArte, che ha fatto da referente a questa manifestazione.
Quindi ha passato il testimone alla Prof.ssa Scolaro, la quale ha affermato «per me è sempre un piacere incontrarvi, ci teniamo che questo Palazzo delle Cultura sia sempre aperto a chi fa cultura, ogni giorno vi sono parecchie iniziative, Milazzo deve essere un punto di riferimento, polo attrattivo; la signora Tomaselli mi ha colpito per la sua dolcezza, l’amore per la vita parlando di una persona che non c’è più, e poi la copertina, il bacio salato (si presume di lacrime) è comunque un inno alla vita, un misto fra prosa e poesia».
Giuliana Perrone ha ringraziato i presenti, il vicesindaco e Roberta che «è stata la prima persona che ho conosciuto su facebook, dal 2009 ci siamo confidate, mi ha dato tanta forza quando mio marito Carmelo (l'artista Carmelo Coppolino Billè, ndr) stava male, infondendomi forza e speranza».
Ha ripreso la parola l'editrice: «Per me è non è semplice parlare di questo libro, addirittura mi imbarazza. Quando Roberta e Giuliana son venute in redazione, ho chiesto all'autrice del manoscritto se effettivamente fosse pronta a dare agli altri questa parte della sua vita, raccontare questa assenza. Ho raccontato a Roberta il perché la Casa Editrice si chiama Smasher e perché sentivo "vicino" il discorso del lutto e dell'assenza. Non so cosa si possa provare ad avere un vuoto cosi grande, a non veder crescere la propria figlia. Quando lessi il manoscritto, mi colpì l’immagine di Fosca ed il velo con il quale venne coperta dopo la sua morte. Roberta, sua madre, avrebbe voluto vedere un velo di tipo diverso, quello di sposa. Bisogna entrare in punta di piedi in questo libro, ma alla fine è un inno alla vita. Roberta parla di Fosca la figlia morta nell’agosto del 1991 di fibrosi cistica a soli 21 anni, e ci racconta passo dopo passo non solo la malattia della figlia, ma anche la propria vita, della famiglia che alla fine è il vero e proprio nucleo centrale in cui la persona cresce, i lunghi viaggi, il rapporto con il figlio Luca, con Leo il marito. La morte non è una fine, bensì una trasformazione. Roberta ci aiuta a riconoscere le cose belle, le piccole cose importanti, sono felice di aver pubblicato questo libro perché ho compreso tante cose ed una delle cose belle di Roberta è la sua umiltà in tutti i sensi, parla poco, dice le cose essenziali. Anche nel momento dell’editing lei, pur essendo insegnante, ha avuto rispetto per il mio lavoro e si è confrontata. Questo è un ulteriore esempio della sua capacità di essere autrice, scrittrice e persona umile, con il rispetto dell’altro».
L’artista Giuseppe Messina, membro della FilicusArte e Presidente del Mo.Di.Cu. oltre che autore delle Edizioni Smasher, ha fatto la vera e propria relazione (poiché è autore della prefazione de “Il bacio salato”), esordendo con la lettura di una poesia del libro. Quindi ha raccontato all’attento uditorio come ha conosciuto Roberta Tomaselli, tramite un social network che a volte può essere utile se usato in modo oculato e non giocando semplicemente alla Fattoria. I primi contatti e quindi il confrontarsi, lei che gli mandò alcuni scritti, sottoponendo alla sua attenzione timidamente alcune poesie con la riservatezza che la contraddistingue. E poi “Ulisse, destino di se stesso” a cui la Tomaselli fece la prefazione. «Roberta ha girato il mondo, nata a Montebelluna poi è stata in Sud Africa quindi in Iran, ha insegnato ai figli degli emigrati, ha scritto tanto, su una rivista musicale, su altre letterarie, su giornali di Asmara, su una rivista artistico-poetica in Nicaragua, su La Voce del Camerun. Ho letto il libro e mi ha commosso perché mi sono messo nei panni di un genitore che perde un figlio».
Infine l’autrice Roberta Tomaselli ha fatto un intervento breve ma molto intenso: «sono molto emozionata e non sono abituata a così tanti complimenti, quello che ho scritto è stata una cura che mi sono auto-data, ho rivissuto i dolori ma per me è stato un insegnamento e mia figlia mi ha insegnato tanto sia da viva che da morta: saremo sempre insieme. Devo ringraziare il dolore perché senza esso non si è consapevoli delle nostre reazioni, Fosca ed i miei cari sono sempre con me, a volte li vedo che camminano nelle stanze e ciò mi dà serenità e forza. Sono contenta che Fosca sia riuscita a vivere una vita normale».
In chiusura possiamo tranquillamente affermare che questo evento non è stato una mera presentazione di un libro ma qualcosa di più profondo: una full immersion in un bagno di “educazione sentimentale” con l’Amore nel senso più bello e ampio protagonista assoluto. Ed è per questo che bisogna ringraziare Roberta Tomaselli su tutti, ma anche le Edizioni Smasher e la FilicusArte nelle persone di Giulia Carmen Fasolo e Giuliana Perrone che sono oltre a dirigere le rispettive Casa Editrice ed Associazione culturale sono due persone di grandissimo spessore umano.