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Il Carnevale di Novara di Sicilia, originalità e tradizione

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L’antico borgo di Novara di Sicilia, in provincia di Messina, si appresta a vivere uno dei momenti più importanti della propria millenaria tradizione: il Carnevale! Un periodo che un pò dappertutto si festeggia, ma che in questi luoghi incantati fra i Monti Peloritani ed i Nebrodi viene vissuto in modo “speciale” per la originalità degli eventi che si svolgono puntualmente ogni anno a partire dal giovedì grasso, e addirittura qualcosa che prende avvio nell’ultima domenica di gennaio per chiudersi trionfalmente il martedì di carnevale.

E partiamo proprio da quest’ultima manifestazione che vede protagonista indiscusso un formaggio, il formaggio doc per eccellenza di Novara di Sicilia: il Maiorchino! Qui non ci soffermeremo sulla bontà del prodotto e sulle qualità organolettiche, ma su un gioco che viene fatto con questo formaggio, ovvero il Torneo Provinciale del Maiorchino: è un gioco di abilità ma soprattutto di fortuna e consiste nel lanciare la “maiorchìna”  facendo leva sul piede di appoggio fermo (pedi fermu) sul punto segnato, senza alcuna rincorsa, lungo il percorso che va dall’inizio della via Duomo al traguardo fissato alla fine di un muretto del piano don Michele. In caso di una eventuale appendice si prosegue come da tradizione, per la stradina che porta ai mulini di Corte Sottana. Indicati dai capitani i due primi giocatori, fatta la conta (u toccu) per stabilire chi deve iniziare il giuoco, i due primi giocatori, rispettivamente intervallati, mugliàda a maiurchèa ‘ntà lazzàda fatta con lo spago da calzolaio, piegato e attorto in otto capi, della lunghezza di non meno di metri 3 – 3,50, ed impeciato, per meglio aderire alla circonferenza, lanciano a maiurchèa lungo il percorso citato (da cantuèa da Chiazza a sarva du chièu don Michèri), e di seguito, i secondi giocatori delle rispettive squadre, alternandosi, dal punto dove è andata a fermarsi. La squadra, composta da due o tre tiratori, che con il suo ultimo giocatore raggiunge, oltrepassa e va più lontano da sarva dell’altro, a parità di colpi (lanci), risulta la vincitrice ed ha diritto al possesso della posta in palio: “a maiurchèa”.

Il Torneo è giunto quest’anno alla XXIV edizione, organizzato dal Circolo Sportivo “Olimpia” ha preso il via dallo scorso 26 gennaio 2014 con le gare eliminatorie, che si sono svolte tutti i sabati e le domeniche pomeriggio, a partire dalle ore 15,00. Sono stati costituiti ben 6 gironi e le squadre sono composte da 3 elementi ciascuna. I partecipanti sono novaresi ma anche forestieri ed i nomi delle squadre lo evidenziano, fra gli altri citiamo così casualmente “ A chiazza”, “San Bastieu”, “Sidiri”, “Batia”, “Sammasì” che indicano i vari quartieri e la principale frazione San Basilio, ma poi troviamo anche “Barcellona”, “Trappitello”, “San Biagio”.

E sabato 1 marzo si entrerà nel vivo del torneo con la disputa delle semifinali, mentre la domenica di carnevale (2 marzo 2014) ecco la finalissima maschile alle ore 15,00, preceduta alle ore 12,00 dalla Sagra del Maiorchino, consistente nella degustazione del tipico formaggio e della ricotta prodotti sul luogo con il procedimento tradizionale, il tutto nelle centralissima Piazza Michele Bertolami. Non mancherà il vino locale ed altri prodotti tipici. Alla fine la tradizionale “maccheronata” al sugo di salsiccia, imbiancata da una cascata di maiorchino grattugiato. Ma non è finita qui. Lunedì 3 marzo si disputerà la gara femminile, sempre alle ore 15,00 ed al tempo stesso turisti e visitatori potranno effettuare lanci di prova. Si chiude martedì 4 marzo con la finalissima del torneo femminile, alle ore 17,00, mentre a seguire nella Piazza Bertolami si svolgerà la “maccheronata”.

E così in questi pomeriggi lungo il percorso “da cantuea da chiazza o chieu i Micheri” si rivivranno momenti di grande allegria, di enorme pathos perché “a maiurchea” potrebbe finire in qualche “catafuccu” rovinando i piani dei contendenti. Per le vie di quello che è uno fra i borgni più belli d’Italia risuoneranno termini in  gallo-italico, a volte sussurrati, a volte urlati (come ad esempio “i ghemmi” o “livadivi i loccu”) che il tiratore pronuncerà per mettere sul chi va là lo spettatore che potrebbe subire danni alle gambe se il formaggio rotolante gli finisse sopra. E sarà tripudio quando si giungerà “a sarva”, il traguardo finale che sancirà la vittoria finale. Se non avete mai visto questa gara il consiglio è di venire a Novara perché rimarrete affascinati dal clima che si respira, dall’allegria dei bambini che corrono dietro il maiorchino, dagli sfottò fra i partecipanti. Un gioco bello perché “vero”, il vincitore non avrà danari ma la gloria di ricevere apprezzamenti da un intero paese, in attesa che gli sconfitti abbiano la rivincita l’anno seguente.

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Ma andiamo all’altra parte del Carnevale novarese, anche questa di grandissimo spessore e che affonda le radici nella storia di Novara: il Veglione al Teatro Comunale “Riccardo Casalaina”, gioiellino risalente alla metà del Settecento, che nelle sere di carnevale si riempie di gioia e musiche per fare scatenare tutti i presenti in danze facendo così trascorrere qualche ora di spensieratezza, in una società sempre più “grigia”. In questo 2014 gestirà l’attesissimo evento l’Associazione teatrale “Don Enrico Ferrara”, novaresi di buona volontà che si dilettano, con eccellenti risultati, nell’attività teatrale. E in questa occasione hanno fatto le cose in grande: sarà presente a Novara il fior fiore dei dj che vanno per la maggiore da queste parti, da Pippo Basile a DJ Daniel, da PH Scatto Molla a Mr Pepys e a Joe Scarpaci & Axell-T.  In tutte le serate suonerà la resident band “Sound Latino”.

Si partirà giovedì 27 febbraio, quindi sabato 1 marzo e domenica 2 marzo 2014. Lunedì 3 marzo alle 15,00 vi sarà una sfilata di gruppi mascherati e di bambini, dal bivio di San Basilio, oltre ad un pomeriggio danzante per i bimbi, sempre nello stupendo scenario del “Casalaina”. Martedì 4 marzo 2014 la serata finale. Non mancherà di certo l’antica “Controdanza”, anche questa una tradizione irrinunciabile nel carnevale novarese. Anche in questo caso l’invito è quello di venire a Novara di Sicilia a godere di un evento unico, perché ci si potrà divertire danzando, si ammirerà la bellezza del borgo. Caratteristica molto originale la presenza nei palchi di delizie culinarie di ogni tipo, prodotti del territorio che vengono gustati fra una danza e l’altra, molto di più che la classica “schiticchiata”.

Ed allora vi aspettiamo numerosi, per vivere giornate “diverse” dalla solita routine quotidiana, un pomeriggio a godersi “ a maiurchea” e poi in serata a danzare in un luogo che è storia.  Buon carnevale 2014 a tutti. A Novara di Sicilia naturalmente!


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